libri per bambini

Bambini che non leggono

La lettura è qualcosa che andrebbe stimolata il prima possibile, ma mai forzata. Abbiamo visto nell’articolo precedente (se non lo avete letto lo trovate qui) come i neonati siano innatamente attratti dalla narrazione e dal suono delle voci a loro note. Crescendo, ogni tipo di racconto li affascina tantissimo: può trattarsi di fiabe, ma anche di ricordi ed eventi passati che riguardano loro da piccoli, o altri componenti della loro famiglia.

Ma i libri?

I libri sono qualcosa di diverso. Alcuni bambini li amano, altri non li vogliono nemmeno vedere. Nel 1964 Gianni Rodari ha scritto sul Giornale dei Genitori ben “9 modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura”, e lo trovo tutt’ora un decalogo illuminante su cosa evitare:

  1. Presentare il libro come un’alternativa alla TV (oggi potremmo aggiungere “e a smartphone/computer”!)
  2. Presentare il libro come un’alternativa al fumetto
  3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
  4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
  5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura
  6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
  7. Rifiutarsi di leggere al bambino
  8. Non offrire una scelta sufficiente
  9. Ordinare di leggere per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura

Se l’amore per i libri non sorge spontaneamente, non è detto che i vostri figli saranno per sempre contrari!

A volte questo interesse viene col tempo, in modo graduale. Ma si può partire già con i piccolissimi con il guardare libri senza testo, i cosiddetti silent book e quiete book, composti da sole immagini o piccole attività manuali con cui giocare. Altre volte l’innamoramento passa per il suono: fiabe raccontate, cd musicali, libri sonori, o filastrocche che i vostri figli amano molto e che voi potete provare ad accompagnare a immagini
o piccole animazioni.

Questi sono tutti avvicinamenti all’oggetto “libro” e all’attività della narrazione.

Ma aiuta molto anche avere esempi concreti: per il bambino vedere la mamma e il papà assorti nella lettura, è uno stimolo enorme. Vedere che l’adulto si ritaglia ogni giorno quei 10 minuti per sé e per il libro appoggiato sul comodino, fa nascere in lui la curiosità. Sarà il bimbo stesso, magari, a chiedervi cosa leggete; e a quel punto potrete provare a trasmettergli la bellezza del perdersi in una storia.

Se poi troverete il libro “giusto” per lui, sarà facile catturarlo!

Pensate ai suoi interessi, alle sue paure, ai suoi giochi preferiti. È un bambino o una bambina con un forte senso dell’avventura? Ama la natura, i paesaggi, gli animali? O piuttosto potrebbe essere affascinato o affascinata da piccole avventure domestiche? È in un periodo in cui vive molto male le sgridate, in cui fa i capricci, o gestisce con fatica certe emozioni? Ci sono libri sulla rabbia, sulle tristezze profonde e improvvise, sugli scoppi in pianti disperati, e sull’uso violento e prepotente del NO! Se trovate la tematica “calda”, probabilmente troverete l’aggancio giusto per proporgli un libro che lo interessi davvero.


E poi: leggete insieme, magari in un momento tranquillo e intimo come prima della nanna, se per loro è uno strumento di coccola. O costruite un piccolo angolo “biblioteca”, con cuscini e librerie basse alla loro portata, se sono bambini che amano fare giochi in autonomia, e richiedono tempo e spazio per stare in solitudine.

Leggere è un piacere, questa è l’unica regola che conta.

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